Carlofòrte: diferénse tra e verscioìn

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Lìnia 127:
== Comunicaçioin ==
[[Categorîa: Comuni da Region Sardegna]]
 
=== Lingue e dialetti ===
[[File:Carloforte - Colonne.JPG||left|thumb|250px|I faraglioni nella località denominata ''Colonne''.]]
La lingua o [[dialetto tabarchino]], con ampie attestazioni di lingua scritta, origina direttamente dal Ligure del [[XVI secolo]] e si è in parte coevoluto con la lingua ligure e genovese per via dei contatti mantenutisi con la regione linguistica madre, sia durante la permanenza in Tunisia, che dopo la colonizzazione dell'isola di San Pietro, per transito di persone e di traffici.
 
Infatti il porto di Carloforte, per la sua posizione, ha avuto fino all'inizio del [[XX secolo|1900]] una notevolissima importanza come sede di navigazione e traffico marittimo di medio cabotaggio. La lingua conserva come deposito linguistico alcuni sostantivi e rare forme grammaticali alquanto desuete nel genovese attuale, non riporta peraltro i francesismi affluiti nel genovese nei secoli recenti.
 
È curiosa la perdita di termini dialettali ovviamente non più usati in terra africana, come quelli per il gelo, la neve ed il ghiaccio, riacquisiti poi dall'italiano; sono anche ovvie le acquisizioni per nomi di cibi o verdure tunisini fatti propri dai tabarchini ed appartenenti ora alla cultura tabarchina, il [[casc-cà]] (derivato dal cus-cus tunisino) noto piatto di semola di grano, la [[facussa]] (dal tunisino faguss), un particolare cetriolo dolce.
L'accento, denominato 'còccina', del tabarchino tipico è soprattutto le inflessioni di quello di [[Pegli]] e del ponente ligure, piuttosto che quello del genovese cittadino.
 
Come affluenze linguistiche esterne sono da segnalare pochissimi sostantivi di origine sarda, araba, toscana, in ordine di ricorrenza. La lingua tabarchina è in Italia tra le maggiori, se non la maggiore in assoluto; come frequenza di uso nella sua popolazione competente, oltre l'80% della popolazione la usa correntemente.
 
 
[[an:Carloforte]]